Bertel Thorvaldsen (Copenaghen 1770 – 1844)
1818-1828
gesso, 55 x 1326 cm (misura totale)
Pavia, Musei Civici di Pavia, Gipsoteca
Il grandioso fregio con Il trionfo di Alessandro Magno a Babilonia è uno dei massimi capolavori dello scultore danese Bertel Thorvaldsen, campione del bassorilievo: la sua grande abilità compositiva si fonda sul disegno e sull’equilibrio tra la parte scolpita e quella astratta, che isola e sottolinea le figure. La prima versione del fregio, in stucco, fu commissionata in occasione dei restauri compiuti al Quirinale in vista dell’arrivo di Napoleone Bonaparte a Roma; venne collocata nell’Appartamento imperiale nel giugno 1812. L’opera narra il trionfale ingresso di Alessandro Magno e del suo esercito nella città di Babilonia, conquistata dai Macedoni nell’autunno del 331 a.C.
L’esemplare in gesso conservato ai Musei Civici di Pavia fa parte di una serie di repliche realizzate dagli allievi e collaboratori del maestro a partire dai modelli originali conservati nella bottega dell’artista. Come ricordato da Giuseppe Chiappa sulla “Gazzetta della provincia di Pavia”, il fregio è arrivato nel 1840, grazie alla donazione della signora Luigia Maiocchi, che l’aveva acquistato a Roma per la Gipsoteca didattica della Scuola di Disegno e Incisione, aperta presso lo Stabilimento di Belle Arti Malaspina nel 1838 e diretta da Cesare Ferreri.
Thorvaldsen struttura la narrazione come l’incontro di due diversi cortei – quello dei babilonesi e quello dei macedoni – che convergono verso un punto centrale, dove è collocata la figura di Alessandro Magno che avanza sul carro guidato dalla Vittoria, seguito dal celebre destriero Bucefalo e dai soldati macedoni. Di fronte al condottiero, l’allegoria della Pace precede i governanti e il popolo di Babilonia che portano doni al vincitore, mentre le danzatrici spargono fiori. Per approfondire: Video di presentazione del Fregio.
Il fregio stabilisce un nesso tra il dominio illuminato di Alessandro Magno e il pacifico ingresso di Napoleone a Roma. Ispirato all’epica solennità dei lunghi cortei realizzati da Fidia per il Partenone, Thorvaldsen ha saputo ritmare l’enfasi dinamica inserendo episodi più descrittivi, come quelli con il popolo di Babilonia che osserva il corteo dall’alto delle mura, il pastore con il gregge di pecore, il pescatore e il barcaiolo che naviga sull’Eufrate, che attestano la varietà di registri stilistici utilizzati dallo scultore.
Il fregio ebbe un tale successo che Thorvaldsen ricevette numerose commissioni, come quella per il Pantheon di Parigi, che fu in seguito rilevata da Giovanni Battista Sommariva per la sua villa sul lago di Como (oggi Villa Carlotta, Museo e Giardino botanico). In questa versione marmorea, lo scultore danese si raffigura nell’atto di presentare a Giovanni Battista Sommariva la grande opera appena completata. Per approfondire clicca qui.
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