La Religione

Autore

Antonio Canova (Possagno, 1757- Venezia 1822)

Data

1786-1787

Materia e tecnica

Terracotta, 55x37x25 cm; una parte modellata in cera 62,5×22 la croce in legno

Collocazione

Lovere, Galleria dell’Accademia Tadini, Sala VII, cat. F 14

Bozzetto per il monumento a Clemente XIII, 1783-1792 (Città del Vaticano, Basilica di San Pietro)

 

Durante il loro viaggio in Italia, tra la fine del 1794 e i primi mesi del 1795, il conte Luigi Tadini e suo figlio Faustino incontrano a Roma lo scultore Antonio Canova. Nel corso di una delle visite nello studio, animate da piacevoli conversazioni, i sostenitori di Canova colpiti dal brillante ingegno del giovane Faustino gli affidano una descrizione in prosa e un commento in rima alle opere che Canova aveva realizzato fino a quel momento. Il volume Le sculture e le pitture di Antonio Canova pubblicate fino a quest’anno 1795  sarà pubblicato a Venezia nel 1796. In segno di gratitudine, Canova dona ai Tadini il bozzetto per la figura della Religione. L’opera era ancora in terra cruda, e sarà cotta in vista del viaggio, come testimonia lo stesso Tadini in una lettera. E sarà proprio Antonio D’Este a completare la figura modellando il braccio destro in cera e ad aggiungere la croce in legno. Dal 1827 il bozzetto è esposto a Lovere, nella Galleria dell’Accademia Tadini.

Il bozzetto per la figura della Religione appartiene alle fasi preparatorie del Monumento a papa Clemente XIII Rezzonico, commissionato ad Antonio Canova nel 1783 e inaugurato nel 1792 nella Basilica di San Pietro. Il monumento è caratterizzato dalla figura allegorica della Religione e dal Genio funerario che introducono la figura del Pontefice. La descrizione del monumento fatta fa Faustino Tadini e quella di Isabella Teotochi Albrizzi aiutano a capire come i contemporanei guardavano l’opera.

Canova rinnova l’iconografia tradizionale della Religione, proponendo una solenne figura che indossa i paramenti del sommo sacerdote ebraico (la tunica o l’efod) e regge la Croce (simbolo dell’Antico e del Nuovo Testamento), ma si presenta a capo scoperto, per rappresentare il coraggio della testimonianza della fede.

La complessa procedura operativa studiata da Canova prevedeva la modellazione di un bozzetto in argilla di ridotte dimensioni nel quale fissare le sue “invenzioni” (le prime idee). Da questo era possibile costruire un grande modello in scala 1:1 utile per fissare i dettagli, quindi ricavare un modello in gesso. Quest’ultimo era il punto di partenza per la realizzazione della scultura in marmo, alla quale lavoravano gli allievi che avevano il compito di sbozzare il marmo, mentre Canova interveniva personalmente per le finiture.

Pur essendo un uomo generoso, Antonio Canova era geloso dei suoi bozzetti, modellati – come testimonia il suo segretario Melchiorre Missirini – in uno stato di estasi. Solo pochi amici potevano vantarsi di averne uno. Per questo motivo il dono fatto ai Tadini era tanto prezioso. Nel febbraio 1818, quando il conte Tadini scriverà ad Antonio D’Este per avere una scultura di Canova, D’Este risponderà: “Si contenti di conservare un bozzetto originale di Canova, lo tenga caro e si ponga nel scarsissimo numero di quelli che tal cosa possiegano di Canova. Io non sbaglio se dico che sono due quelli che puol vantare ciò che vanta Lei.”

Attività

Questa scheda, vuole essere uno strumento di supporto per le/gli insegnanti utile ad introdurre gli studenti alla conoscenza della figura di Antonio Canova, il suo rapporto con la famiglia Tadini e in particolare all’opera intitolata La Religione, con il sostegno di una serie di fonti dalle quali poter attingere le informazioni necessarie per svolgere le attività proposte.

Quest’ultime potranno essere svolte in autonomia a scuola, oppure in Museo con gli educatori museali.

 

 

  1. Dopo aver letto il punto 1 di questa scheda, prova a completare il cruciverba rispondendo esattamente alle domande.


ORIZZONTALI

4. Dove è nato Canova?

7. Dove è esposta oggi l’opera?

8. Cosa raffigura l’opera?

9. Cosa dona Canova alla famiglia Tadini?

VERTICALI

1. Prima della scultura in marmo cosa realizza Canova?

2. Come si chiama il figlio del conte Luigi Tadini?

3. Cosa realizza il giovane Tadini per Canova?

5. Come si chiama il famoso scultore Canova?

6. Di quale materiale è la croce aggiunta da Antonio D’Este?

8. Dove la famiglia Tadini incontra Antonio Canova?

 

b. Dopo aver letto il punto 1 di questa scheda, risolvi il puzzle e scopri il messaggio nascosto.

 

ACCADEMIA AMICIZIA ARGILLA
ARTE CANOVA CONTE
CROCE GENIO GESSO
IDEA INVENZIONI LAGO
LEGNO LIBRO LOVERE
LUIGI MODELLO MONUMENTO
OPERA ROMA SANPIETRO

 

SOLUZIONE: ____________________________

 

 

c. Osserva le immagini della Religione: il bozzetto è il simbolo della riconoscenza e dell’amicizia di Canova nei confronti di Faustino Tadini che aveva scritto il libro “Le sculture e le pitture di Antonio Canova pubblicate fino a quest’anno 1795”, dopo aver conosciuto il Maestro a Roma.

Prova a riflettere sull’importanza dell’amicizia e crea, un oggetto, un disegno o un pensiero che esprima questo sentimento o “racconti” un legame come quello tra Antonio Canova e Faustino Tadini.

d. Come lavora uno scultore: Antonio Canova creava le proprie opere d’arte in marmo, partendo dal modellare la propria idea in un bozzetto d’argilla. Osserva l’immagine della Religione e prova anche tu a modellare un oggetto a tuo piacimento, utilizzando l’argilla oppure la pasta di sale.

a. Dopo aver letto attentamente la scheda di restauro della Dott.ssa Cinzia Parnigoni, risolvi il cruciverba e prova a raccontare con le tue parole il mestiere del restauratore.

 

ORIZZONTALI

3. Con quale materiale è realizzata la croce?

4. Cosa si era fratturato in due parti in precedenza?

6. Quale mano versava in cattivo stato di conservazione?

7. Quale materiale è servito per fissare la crepa presente nella croce?

10. A cosa erano dovute le piccole macchie scure presenti sui modellati?

11. In quale mese è stato condotto il restauro?

12. Cosa raffigura il bozzetto di Canova?

 

VERTICALI

1. Da cosa era attraversata la croce?

2. Con quale materiale è stata realizzata la maggior parte del bozzetto?

5. In quale museo è esposto il bozzetto?

8.  Cosa si notava all’altezza del busto?

9. Con quale strumento sono stati rimossi i residui della colla debordanti lungo il basamento?

 

b. Partendo dalla scheda di Giuseppe Pavanello e aiutandoti con le descrizioni di Faustino Tadini e di Isabella Teotochi Albrizzi scopri la genesi del monumento a Papa Clemente XIII Rezzonico di cui la Religione è una componente: il monumento è la celebrazione dell’uomo illustre, racconta la funzione pubblica della tomba che è il luogo della memoria (la Stele Tadini di Canova, dedicata all’amico Faustino, è invece una celebrazione privata).

Prova a cercare immagini di altri monumenti a uomini illustri realizzati da Antonio Canova, in Italia e in Europa, e prova a fare un confronto.

Foscolo ha parlato nel carme I Sepolcri dell’importanza della Tomba come luogo della memoria e della corrispondenza degli amorosi sensi: prova ad individuare nel poema alcuni passaggi dove il poeta si sofferma su questo tema.

Prova a disegnare il monumento funebre a Papa Clemente XIII, basandoti sulle descrizioni lette in precedenza e poi confronta il tuo lavoro con le immagini.

 

c. Osserva l’immagine della sala VII del Museo: oltre alla Religione di Canova, vedrai l’opera il Giudizio di Paride, realizzata presso la Real Fabbrica di Napoli da Filippo Tagliolini che all’epoca ricopriva il ruolo di capo modellatore.

È un’opera neoclassica e lo si intuisce già dalla scelta della porcellana bianca che vuole imitare il candore dei marmi antichi, tradotti però nelle dimensioni raccolte di un elegante centrotavola, oltre che dal recupero del soggetto mitologico.

Cerca la storia del mito relativo al giudizio di Paride, cui Tagliolini si è ispirato, e individua i protagonisti e gli attributi che caratterizzano i personaggi presenti nell’opera e nel racconto.

Con la tua classe prova a mettere in scena l’istante descritto nell’opera di Tagliolini, costruendo i costumi e riadattando il testo. Prova a metterti in posa con i tuoi compagni per una fotografia e confrontala con l’opera.

 

d. Osserva l’immagine della sala VII del Museo: il bozzetto di Antonio Canova è posto frontalmente ad un’altra opera molto importante della collezione, il Giudizio di Paride di Filippo Tagliolini. Sono due opere simili, per l’espressione del gusto neoclassico del tempo, ma diverse per come sono state realizzate.

La prima è unica e nasce dall’impeto creatore di Canova che “modella” l’idea della propria opera con l’argilla (come racconta Melchiorre Missirini), la seconda è una porcellana, anche riproducibile in più copie, ottenuta con una procedura diversa: assemblando vari soggetti, (le tre dee, Paride, il carro, ecc…) ottenuti da un modello tramite calchi.

Realizza il tuo piccolo glossario, cercando il significato dei termini in grassetto.

Come Canova, prova a modellare con l’argilla, l’idea di un soggetto a tuo piacimento.

Suggerimenti per l’insegnante: i ragazzi possono cercare la storia del giudizio di Paride, individuandone i protagonisti e gli attributi che caratterizzano le divinità presenti nell’opera e nella storia.

 

a. Attraverso la Scheda redatta dalla restauratrice Cinzia Parnigoni (2002), individua i dati tecnici relativi all’oggetto: le dimensioni, la materia.

b. Partendo dalle lettere di Luigi Tadini a Antonio D’Este (vedi sezione Materiali > manoscritti), segretario di Antonio Canova, ricostruisci la storia del bozzetto.

c. La Religione aiuta a capire come lavorava Antonio Canova e consente di ricostruire la relazione tra bozzetto /gesso originale / opera finita. Alle fasi di lavorazione del monumento rimanda anche il Busto di Clemente XIII, in gesso, dell’Accademia di belle arti di Brera, Milano. Altri gessi preparatori sono conservati presso la Gipsoteca di Possagno.  Partendo dalla scheda di Giuseppe Pavanello (vedi sezione Materiali > Antologia Critica), e aiutandoti con il materiale fotografico ricostruisci le fasi dell’elaborazione del Monumento a papa Clemente XIII Rezzonico.

d. Come si rappresenta l’allegoria della Religione? I pittori e gli scultori si servivano di manuali come l’Iconologia di Cesare Ripa (pubblicato per la prima volta nel 1593 e poi ripubblicato più volte), ispirandosi alle illustrazioni lì riportate. Antonio Canova invece sceglie di ispirarsi ad altri modelli, e suggestionato dalla lettura del testo di San Paolo (Seconda lettera ai Corinzi, 3 13-19) rinnova radicalmente il modello. Confronta le incisioni che riproducono la figura della Religione con il bozzetto e la statua di Canova, e individua le differenze. Può esserti utile, in questo, la descrizione di Faustino Tadini.

e. Dopo aver letto la descrizione di Isabella Teotochi Albrizzi, gentildonna veneziana amica di Antonio Canova, descrivi il monumento con le tue parole.

f. Osserva la sala VII del Museo: il bozzetto di Antonio Canova è messo in relazione con un’altra opera importante del museo, il Giudizio di Paride di Filippo Tagliolini, prodotto dalla Real Fabbrica di Porcellana di Napoli. Rifletti: uno è un prodotto unico, testimonianza dell’impeto creatore dell’artista (come racconta Melchiorre Missirini, l’altro invece è un multiplo, un prodotto che oggi chiameremmo “Industriale”, ma di qualità e ispirato all’antico. Che riflessioni suscita questo confronto?

Risorse per approfondire

Manoscritti

Fonti a stampa

Le sculture e le pitture di Antonio Canova pubblicate fino a quest'anno 1795

F. Tadini, Le sculture e le pitture di Antonio Canova pubblicate fino a quest'anno 1795, Venezia 1796. Biblioteca dell’Accademia Tadini, Lovere.
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Della vita di Antonio Canova libri quattro compilati da Melchior Missirini

M. Missirini, Della vita di Antonio Canova libri quattro compilati da Melchior Missirini, Prato 1824. Biblioteca dell’Accademia Tadini, Lovere.
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Fonti iconografiche

Lovere, Accademia Tadini, Sala VII

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Antologia critica

Fernando Mazzocca, in Antonio Canova, a cura di G. Pavanello, G. Romanelli, catalogo della mostra (Venezia, Museo Correr, 22 marzo-30 settembre 1992), Venezia 1992.

Giuseppe Pavanello, Monumento funerario di Clemente XIII, in L’opera completa del Canova, presentazione di M. Praz, apparati critici e filologici di G. Pavanello, Milano 1976.

Cinzia Parnigoni, Relazione di restauro, 2002

Biografia dei protagonisti

Link esterni


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